L’accesso a Pizza GPT avviene tramite il sito ufficiale accessibile da tutto il mondo senza alcuna restrizione, diversamente da quanto posto in essere da OpenAI in risposta alla segnalazioni del Garante sulla Privacy Italiano (e di molti altri paesi). Pizza GPT accesso è una applicazione web, clone della famosa Chat GPT, il cui accesso è stato inibito per gli utenti italiani dal 1 Aprile 2023.
Pizza GPT Accesso
Accedere a Pizza GPT è molto semplice, non serve una VPN di qualità come NordVPN o la più economica Atlas VPN in quanto il Garante non ha ancora valutato se imporre limitazioni ai cloni di ChatGPT o meno. Di certo, utilizzando una VPN di qualità per l’accesso a Pizza GPT potrete evitare di svelare da dove vi stiate collegando ed essere sicuri che le informazioni inviate dal vostro computer o smartphone a Pizza GPT Chat non verranno intercettate da nessuno.
Come accedere a PizzaGPT dall’Italia
Ad oggi, il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) non si è ancora espresso in merito alla miriade di siti web e applicazioni clone di ChatGPT. In particolare, accedere dall’Italia a ChatGPT è impossibile proprio in seguito alle richieste manifestate dal Garante nei confronti degli inventori di ChatGPT. Senza entrare nel merito del provvedimento, il Garante ha chiesto il rispetto della normativa sulla privacy secondo GDPR.
Di tutta risposta, ChatGPT ha bloccato l’accesso al servizio dall’Italia ed è stato creato Pizza GPT. Clicca qui per accedere a PizzaGPT dal tuo computer o smartphone.
PizzaGPT, cos’è e come funziona
Tutti ne parlano ma quanti sanno veramente cosa è e come funziona PizzaGPT, il clone alternativa 100% italiana a chatbot di OpenAI, ChatGPT. PizzaGPT è un bot progettato per conversazioni testuali che si basa su un modello di linguaggio (detto LLM) sviluppato dalla società americana OpenAI. Il modello LLM permette al bot di rispondere in maniera “intelligente” a domanda di qualsiasi tipo. OpenAI ha istruito il modello con migliaia e migliaia di informazioni di pubblico dominio, come se ChatGPT fosse andato a scuola.
PizzaGPT è un clone di ChatGPT, in altre parole utilizza i servizi erogati da OpenAI con una diversa veste grafica. Per motivi di costo, Pizza GPT non ha le stesse funzionalità della versione gratuita di Chat GPT e quindi è più macchinoso da utilizzare e indicato solamente per richieste basilari che si risolvono in una sola sessione.
Sul piano dei dati acquisiti, Pizza GPT non è diverso da Chat GPT. Le stesse informazioni acquisite da OpenAI via il bot chat GPT sono acquisite da tutti i servizi che utilizzano le medesime funzionalità (dette API), proprio come nel caso della chat con la pizza, PizzaGPT. Stiamo dunque attenti a quali informazioni forniamo al bot perchè – ad oggi – non sappiano dove finiscano, per quale utilizzo e in quale giurisdizione.
Chi ha creato PizzaGPT
Il padre di PizzaGPT è Lorenzo Cella, uno sviluppatore italiano nato a Bergamo che ora vive e lavora per Livingdocs AG a Zurigo, in Svizzera . Laureato in Ingegneria dell’Automazione al Politecnico di Milano nel 2018, Lorenzo Cella è un appassionato di tecnologie moderne e nel 2015 ha tentato la strada del successo con il suo skateboard elettrico Bolt. Prodotto forse troppo moderno per il mercato, tanto che nel 2020 l’esperienza con Bolt Motion termina e l’azienda chiude i battenti.
Con la restrizione imposta da OpenAI, Lorenzo ha visto l’occasione per cavalcare l’onda con il suo Pizza GPT, il clone italiano di ChatGPT. Nelle FAQ del sito, il creatore definisce “stupida e controproducente” la restrizione posta in essere e propone la sua idea come alternativa.